mercoledì 29 ottobre 2008

IL MASSAGGIO DEL NEONATO

Non tutti sappiamo quanto sia importante il massaggio praticato al bambino nei primi mesi di vita. Ci sono notevoli evidenze cliniche in proposito, inoltre recenti ricerche hanno confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli.

Secondo l’A.I.M.I (Associazione Italiana Massaggi Infantili) il massaggio praticato nei primi mesi di vita del bambino porta i seguenti immediati benefici

• istituisce una via privilegiata per comunicare ed essere in contatto con il proprio bambino.
• favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bambino
• favorisce uno stato di benessere nel bambino
• aiuta il bambino a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri
• stimola, fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario e nervoso
• Previene e dà sollievo al disagio delle coliche gassose
• può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonno-veglia
• nutre e sostiene nell’arte di essere genitori

martedì 28 ottobre 2008

Il Massaggio del Neonato

Il neonato si nutre d'amore. Il massaggio della mamma è un cibo essenziale, perché è fatto con amore. E' vero, il neonato è talmente piccolo che la mamma ha timore di fargli male massaggiandolo senza aver imparato. Eppure, dovrebbe essere istintivo, come lo è in Africa, in India e in tutti i paesi in cui il massaggio del neonato fa parte del rapporto mamma bambino.

ved.: http://www.aimionline.it

Le nouveau né se nourrit d'amour. Le massage qu'il reçoit de sa maman est un aliment essentiel, car il est fait avec amour. Souvent la mère n'ose pas masser vraiment si elle n'a pas appris, elle a peur de faire du mal à son petit. Et pourtant ce devrait être instinctif, comme on le voit faire par les mères en Afrique, en Inde et dans tous les pays où le massage du bébé fait partie du rapport mère-enfant.

ved.: http://www.aimionline.it

giovedì 16 ottobre 2008

I diritti della donna nel parto

Mi è sembrato utile ricordare alle future mamme i loro diritti quando partoriranno in particolare il diritto di partorire nella posizione che vogliono, non essere separate dal neonato subito dopo la nascita, poterlo allattare subito e tenere la placenta.

Il Congresso sulla Tecnologia Appropriata per la Nascita, 9 maggio 1985, ha prodotto le raccomandazioni OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) di cui ho evidenziato in neretto gli elementi i più importanti che cerco di far capire (perché purtroppo la donna non crede di avere dei diritti quando partorisce) alle future mamme che seguono il nostro corso di accompagnamento alla gravidanza.

1- Il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurato non soltanto permettendo il libero accesso durante il parto ad un membro della sua famiglia, di sua scelta, ma anche favorendo la possibilità che lei riceva visite nel periodo post-natale.
Inoltre l’équipe terapeutica deve assicurare un supporto emotivo sia in presenza che in assenza di persone che accompagnano la donna e che non appartengono all’Istituzione.
2- A tutte le donne che partoriscono in un’istituzione devono essere garantiti il rispetto dei loro valori e il diritto a porre in atto quelle pratiche che appartengono alla loro cultura, come il modo di vestire, sia se stesse sia il bambino, la consumazione di cibi culturalmente significativi, l’utilizzazione finale della placenta e altre manifestazioni inerenti alla loro cultura. I servizi sanitari perinatali devono sforzarsi ad ogni costo di adattarsi a tali pratiche culturali, senza pregiudizio per la loro efficacia.
3- Il neonato in salute deve restare con la madre ogni volta che le condizioni dei due lo permettano. Nessun processo di osservazione della salute del neonato giustifica la separazione dalla madre.
4- Si deve promuovere immediatamente l'inizio dell'allattamento al seno, perfino prima che sia lasciata la sala parto.
5- I Paesi con bassa percentuale di mortalità infantile nel mondo hanno percentuali di cesarei inferiori al 10%. Chiaramente non c'è nessuna giustificazione, in nessuna regione geografica, per avere più del 10-15% di parti cesarei.
6- Non c'è nessuna prova che dopo un precedente taglio cesareo trasversale basso sia richiesto un ulteriore taglio cesareo per la gravidanza successiva. Parti vaginali, dopo un cesareo, dovrebbero essere di norma incoraggiati dove è possibile disporre di un servizio di emergenza per eventuale intervento chirurgico.
7- La legatura delle tube di Falloppio non è un’indicazione per il taglio cesareo. Ci sono molti metodi più semplici e più sicuri per la sterilizzazione delle tube.
8- Non c'è nessuna prova che il monitoraggio elettronico fetale, fatto di routine, abbia un effetto positivo sull'esito della gravidanza. Il monitoraggio elettronico fetale dovrebbe essere eseguito soltanto in situazioni particolarmente selezionate, rapportate all'alto tasso di mortalità perinatale, e nel travaglio indotto.
9- Quelle nazioni che dispongono di apparecchiature elettroniche e di personale qualificato, dovrebbero progettare e attuare ricerche al fine di identificare quei gruppi specifici di donne incinte che potrebbero trarre beneficio dal monitoraggio elettronico. Si ritiene che, fino al momento in cui tali risultati non saranno conosciuti, i servizi sanitari dovrebbero astenersi dall’acquistare nuove attrezzature.
10- Si raccomanda di controllare il battito cardiaco fetale attraverso auscultazione clinica sistematica frequente durante il primo stadio del travaglio; più frequentemente durante l'espulsione.
11- Non c'è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto.
12- Si raccomanda di non mettere la donna incinta nella posizione dorsale litotomica durante il travaglio e il parto. Si deve incoraggiare la donna a camminare durante il travaglio, e ogni donna deve decidere liberamente quale posizione adottare durante il parto.
13- Si deve valutare e adottare la protezione del perineo attraverso metodi alternativi. L'uso sistematico dell'episiotomia non è giustificato.
14- Il processo di parto non deve essere indotto per comodità: l'induzione del travaglio dovrebbe essere riservata solo in quelle situazioni dove vi sono specifiche indicazioni mediche. Nessuna regione geografica dovrebbe avere un tasso di travaglio indotto più alto del 10%.
15- Durante il parto si dovrebbe evitare la somministrazione routinaria di analgesici o anestetici che non siano richiesti specificamente per correggere o prevenire complicazioni nel processo di parto.
16- Normalmente la rottura delle membrane non è richiesta fino a uno stadio abbastanza avanzato del parto. La rottura artificiale precoce delle membrane, come un processo di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica.
17- Si dovrebbero promuovere ulteriori ricerche per valutare il minimo indispensabile degli indumenti speciali richiesti per coloro che assistono al parto e per il neonato.

domenica 12 ottobre 2008

IL FORUM DELL'ELIOTROPIO

Molto interessante il Forum dell'Eliotropio per le future mamme e le neo mamme:
http://eliotropio.forumattivo.com/index.htm

sabato 4 ottobre 2008

ELIOBABY per il papà - ELIOBABY pour le papa

Questi futuri papà sono eccezionali!

Sono venuti all’appuntamento, come sempre. Sono rari i futuri padri che rifiutano di partecipare al “corso dei papà” incluso nel nostro corso di accompagnamento alla gravidanza.

E, come sempre, sono emozionata. Forse sento per empatia la loro emozione. Infatti, davanti a me ho delle persone silenziose, attente, ma anche timide e quasi a disagio. Non c’è in loro l’imprenditore, l’avvocato, l'architetto, lo psicologo, il medico, l’impiegato, l’operaio, lo studente o altro, c’è solo un semplice uomo, un futuro padre.

Mi era venuta l’idea di organizzare un incontro per i soli futuri papà, perché durante il corso avevo osservato una mancanza di libertà nell’espressione dei loro problemi, pensieri, sentimenti. Percepivo che volevano saperne di più su tante cose, ma che non osavano chiederlo davanti alle loro compagne.

Il primo gruppo di futuri padri a fare da “cavia” non era per niente omogeneo. Erano una decina, di tutte le età, da 24 anni a 50 anni…
Si erano già conosciuti nei due primi incontri del corso insieme alle loro compagne, ma non erano ancora entrati in confidenza. Mentre sistemavo le ultime cose, aspettando un ritardatario, li guardavo con la coda dell’occhio. Scambiavano qualche parola per darsi un contegno.

Feci sistemare l’ultimo arrivato e iniziai subito a formare il gruppo dei futuri padri. Il fatto di essere in un cerchio abbastanza raccolto rendeva la comunicazione più facile. Ogni futuro papà disse qualcosa di sé e perché era venuto.
Il “perché era venuto” era molto interessante: non sapevano esattamente il perché! Nel modo in cui lo dissero evidenziava chiaramente la loro curiosità, ma anche una specie di disagio.

Mi sentì il dovere di chiedere “Prima di iniziare, qualcuno ha delle domande particolari?” Si guardarono timidamente l’un l’altro e rimasero in silenzio.
Devo confessare che non me l’aspettavo. Immaginavo di dover affrontare delle domande di persone molto preparate sull’argomento gravidanza, figlio, genitorialità…

Avevo davanti a me l’esempio dell’umiltà ed è sempre stato così con i gruppi dei futuri papà che ho conosciuto nel corso degli anni.
I futuri papà che sono veramente ai fianchi della loro compagna e del bambino durante la gravidanza sono delle persone eccezionali, attente, in un atteggiamento interiore di ascolto e sono pronti a imparare tutto quello che serve per diventare migliori compagni e buoni padri.

http://www.lavitaprenatale.org

Ces futurs papa sont exceptionnels!

Ils sont venus au rendez-vous, comme ils le font tuojours. Rares sont ceux qui refusent de participer au "cours des papa" qui fait partie de notre accompagnement à la grossesse.

Et, comme d'habitude, je suis émue. Par empathie je sens peut-être leur émotion. Devant moi j'ai des personnes silencieuses, attentives, mais aussi timides et presque mal à l'aise. Ce ne sont pas des chefs d'entreprise, des avocats, des architectes, des psychologues, des médecins, des employés, des ouvriers, des étudiants ou autres, mais ce sont de simples hommes, des futurs pères.